Mobilità sostenibile

In merito al tema della mobilità sostenibile, il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77) stabiliva che, al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni con più di 100 dipendenti ubicate nel capoluogo di Regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di Provincia, ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) del proprio personale dipendente, finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale. A tal fine, devono nominare un “mobility manager d’azienda”: una figura specializzata, ai sensi dell’art. 5, nel governo della domanda di mobilità e nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente.

Il 26 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 12 maggio 2021 del Ministero della Transizione Ecologica e delle Infrastrutture, che attua il suddetto decreto legge 34/2020 e disciplina in maniera puntuale le competenze del mobility manager. Egli avrà il compito di promuovere la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della mobilità del personale, al fine di ridurre l’impatto ambientale derivato dal traffico dei veicoli privati nelle aree urbane. Per le Pubbliche Amministrazioni, tale figura (“mobility manager d’area”) sarà da selezionare tra il personale di ruolo, svolgerà funzioni di raccordo tra i mobility manager aziendali, con compiti di supporto ai Comuni nella definizione e nella implementazione di politiche di mobilità sostenibile.

Inoltre, per quanto riguarda i requisiti dimensionali, il recente decreto stabilisce che rientra nel computo dei 100 dipendenti anche il personale impiegato (per distacco, appalto, somministrazione, ecc…) presso l’impresa obbligata alla redazione del piano. Le imprese e le Pubbliche Amministrazioni che non rientrano tra quelle obbligate all’adozione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro possono comunque procedere facoltativamente all’adozione dello stesso per quanto riguarda il proprio personale dipendente (nonché nominare un mobility manager aziendale). Il PSCL, oltre a definire forme di mobilità sostenibile in base all’offerta di trasporto presente nel territorio interessato e in base alle esigenze di mobilità dei dipendenti, definisce altresì i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste (in termini ambientali, sociali ed economici, di tempi di spostamento, di comfort, di costi di trasporto).

Entro novanta giorni dall’entrata in vigore del succitato decreto 12 maggio 2021, devono essere adottate le «linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)», tenendo conto dei principi previsti nel decreto stesso. In fase di prima applicazione, i PSCL saranno adottati entro centottanta giorni dall’entrata in vigore del decreto.

Si tende, dunque, a realizzare una modalità di trasporto collettivo, a ridotto o nullo impatto ambientale.

Gazzetta Ufficiale

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