LE MISURE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO NELLA BOZZA DI CCNL DEGLI STATALI

La bozza del CCNL degli Statali prevede specifiche misure di conciliazione vita-lavoro:

  • l’orario di lavoro flessibile;
  • la banca delle ore.

Per quanto riguarda l’orario di lavoro flessibile la bozza di CCNL prevede che, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, vanno stabilite fasce temporali di flessibilità in entrata ed in uscita di cui il dipendente potrà avvalersi (anche di entrambe le facoltà nella medesima giornata) compatibilmente con le esigenze di servizio.

Inoltre è stabilito che i dipendenti che si trovino in particolari situazioni personali, sociali e familiari (D.Lgs. n. 151/2001, L. 104/92, tossicodipendenze, inserimento di figli in asili nido, figli in età scolare) o che siano impegnati in attività di volontariato di cui alla Legge n. 266/91 e che ne facciano richiesta, devono essere favoriti nell’utilizzo dell’orario flessibile, compatibilmente con le esigenze di servizio, anche con forme di flessibilità ulteriori rispetto al regime orario adottato dall’ufficio di appartenenza.

La banca delle ore, invece, dovrebbe essere istituita presso ciascuna amministrazione, al fine di consentire ai dipendenti una maggiore flessibilità nella fruizione delle ore di lavoro straordinario o supplementare.

Su richiesta del dipendente confluirebbero nel conto individuale per ciascun lavoratore le prestazioni di lavoro straordinario, debitamente autorizzate nel limite complessivo annuo stabilito, da utilizzarsi entro l’anno successivo a quello di maturazione.

Tali ore potrebbero essere retribuite oppure fruite come riposi compensativi ad ore o in modo cumulato per la durata di una giornata lavorativa, per le necessità personali e familiari, fermo restando le maggiorazioni per le prestazioni di lavoro straordinario o supplementare che dovrebbero, comunque, essere pagate il mese successivo alla prestazione lavorativa.

L’utilizzo come riposi compensativi, con riferimento ai tempi, alla durata ed al numero dei lavoratori, contemporaneamente ammessi alla fruizione, dovrebbe avvenire, a domanda del dipendente, tenendo conto delle esigenze tecniche, organizzative e di servizio.

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