SÌ AL GPS SULLE AUTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Il Garante per la Privacy ha dato il via libera all’installazione di un sistema di geolocalizzazione satellitare (GPS) dei veicoli della polizia municipale che opera nei territori di alcuni comuni aderenti ad una convenzione per la gestione associata del servizio.

Le finalità principali di tale installazione sono:

  • la necessità di assicurare la sicurezza e l’incolumità del personale;
  • fornire un ausilio per ottimizzare l’utilizzo operativo del personale e dei veicoli utilizzati dalla polizia locale;
  • fornire un ausilio per rilevazioni di tipo quantitativo e statistico;
  • perseguire “ragioni di giustizia” ossia la possibilità da parte della polizia locale, in caso di particolari indagini, di utilizzare dispositivi GPS previa autorizzazione da parte della magistratura.

Nel caso di specie i dati relativi alla localizzazione geografica saranno resi disponibili in tempo reale ma consisteranno nella sola localizzazione geografica in mappa del dispositivo GPS installato sui veicoli di servizio.

In pratica, i veicoli verranno visualizzati in tempo reale in mappa su apposito monitor presente presso la centrale operativa del comando e consentiranno al responsabile del servizio, o suo delegato, di coordinare i vari interventi richiesti sul territorio in modo più efficiente ed efficace.

I dati complessivamente rilevati e conservati riguarderanno il tempo di permanenza di uno o più operatori in un determinato settore(Comune) nonché la percorrenza dei veicoli di servizio in un determinato settore (calcolata in chilometri) e saranno conservati per massimo 30 giorni.

Da notare che, comunque, essendo vietata la localizzazione continuativa, il sistema consentirà di localizzare la posizione ogni 30 secondi e la consultazione dei dati relativi alla localizzazione dei veicoli sarà consentita esclusivamente al responsabile del servizio, nominato responsabile unico del trattamento dei dati, cui sarà consentito estrapolare dal sistema, con proprie password, tutti i dati quantitativi relativi al tempo di permanenza di un determinato veicolo o i chilometri percorsi dallo stesso in un determinato territorio.

Le informazioni così raccolte avranno solo un fine statistico e serviranno per la rendicontazione dei costi di gestione dei veicoli ai Comuni convenzionati e non potranno essere utilizzati per verificare la presenza di uno o più operatori in un determinato luogo o per accertare le ore di lavoro effettuate o per l’adozione di eventuali provvedimenti disciplinari.

Chiaramente, prima dell’installazione del sistema il Comune:

  • acquisirà l’autorizzazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro;
  • adotterà un “apposito regolamento” sull’utilizzo di tale sistema tecnologico;
  • fornirà ai dipendenti una specifica informativa sui dispositivi GPS installati e sulle loro finalità;
  • apporrà su ciascun veicolo un’informativa semplificata.

Alla luce di quanto sopra il Garante per la Privacy, con provvedimento n. 181 del 29 marzo 2018, ha ammesso il trattamento di dati personali da parte del Comune, in qualità di titolare del trattamento, mediante il sistema di localizzazione geografica dei veicoli affidati agli operatori della polizia locale, ed ha prescritto che il Comune, quali misure necessarie, debba:

  1. adottare misure organizzative preordinate all’effettiva cancellazione dei dati idonei ad identificare gli interessati (contenuti nelle tabelle di presa in carico) entro la fine del turno e, comunque, entro la fine della giornata, così da non permettere l’ulteriore identificabilità degli operatori, in relazione ai dati di localizzazione memorizzati, perché l’ulteriore conservazione del dato identificativo dell’operatore non sarebbe necessario per la finalità di consuntivazione dei costi relativi alle attività effettuate nell’ambito dei territori dei comuni associati;
  2. configurare il sistema in modo da consentire l’accesso ai dati trattati al solo personale autorizzato, tramite l’assegnazione di credenziali di autenticazione differenziate, individuando profili autorizzativi personalizzati e limitando quanto più possibile l’assegnazione di profili con funzionalità di modifica ed estrazione dei dati.

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