ANTICIPO TFR PER LA PA CON DOPPIO PASSAGGIO

Si sblocca l’anticipo del trattamento di fine rapporto, TFR,  per i dipendenti pubblici, ma è ancora in attesa del via libera della Corte dei Conti si hanno intanto alcune novità sul tema.

Intanto, dopo l’intervento del Consiglio di Stato, sembra che la possibilità della richiesta di anticipo sia data anche ha chi ha già avuto l’accesso alla pensione alla data dell’entrata in vigore del Dl n. 4/2019 e non di quella del decreto attuativo.

Per le modalità per l’espletamento della richiesta si delinea un doppio passaggio. Il dipendente dovrà:

  1. ottenere dall’Inps la certificazione del diritto al Tfs/Tfr ed il relativo ammontare
  2. rivolgersi ad una delle banche accreditate per ottenere l’anticipo

Quello che si configura è nei fatti una sorta di prestito tramite cessione pro solvendo alla banca del “credito” vantato verso l’inps.

Situazione che, se così fosse definita, non allinea il trattamento dei dipendenti pubblici a quello dei colleghi privati che, oltre ad avere altri margini di possibilità di anticipo tfr, possono farlo tramite il proprio datore di lavoro chiudendo la partita con l’erogazione nel primo cedolino utile.

Dott.ssa Olivia Picchi
Consulente del Lavoro

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